Rimaniamo in Europa, in un paese che adoro e in cui sono sempre molto felice di recarmi: la Grecia! Terra di sole e mare, di campi bruciati dal sole con le uniche ombre degli ulivi. Case con contorni bianchi e blu e gente cordiale che sa godersi la vita sorseggiando vino alla resina, gustando insalate con la feta e finendo la serata con un buon ouzo.
La mia destinazione è Chalkida (Calcide), unico punto di contatto tra il continente e l’isola di Evia (Eubea). Il collegamento è stabilito tramite due ponti, uno nuovo strallato e uno molto antico che unisce il piccolo canale che separa l’isola dalla terra ferma.
Il mio hotel è proprio a due passi dal ponte vecchio, che ancora oggi viene aperto per permettere il passaggio di navi di grandi e medie dimensioni. E da qui parte il mio percorso di running, ormai consolidato da anni di visite nella zona.
Esco dal Lucy Hotel e giro a sinistra, attraverso la strada (anche sulle strisce pedonali bisogna sempre fare attenzione perché nessuno si ferma) e proseguo tenendo il mare alla mia destra. Supero il porto commerciale e prendo la ciclabile che attraversa le officine dei pescatori intenti al calafataggio e alla manutenzione delle proprie imbarcazioni. La ciclabile mi conduce nel parco, tra speroni di roccia affacciati su acqua cristallina e piccole spiaggie di sabbia piene di bimbi allegri. I profumi del mare, dei pini, della resina e del pesce si susseguono e si alternano, inebriandomi e facendomi perdere tra i colori splendidi e la brezza leggera.
Il mare è uno smeraldo immobile, il cielo è di un azzurro intenso, senza una nuvola, e il sole è molto caldo ma senza essere opprimente o soffocante. Gli alberi concedono ombra a buona parte del percorso e le loro fronde fremono al vento e regalano una frescura ristoratrice. Perfetto.
Continuo sul sentiero e lo sterrato prende il posto dell’asfalto, passo sotto il nuovo ponte sospeso e intravedo la lunga salita che mi condurrà nel punto più alto della città. Riesco a tenere un buon passo e finalmente un po’ di discesa mi da tregua mentre rientro nell’abitato. Un paio di semafori e sono di nuovo sul mare, sulla costa opposta della piccola penisola su cui sorge Chalkida.
Mi inerpico su un’altra collina, passo varie spiagge gremite di gente, supero il porto turistico e doppio la piccola chiesa ortodossa. candida e magnifica nel bianco abbagliante e nel blu oltremare dei sui muri. Ancora discesa che stavolta mi porta sulla passeggiata lungo-mare costeggiata dai ristorante e locali notturni. Il giro si conclude e, mentre ripasso davanti al mio hotel, il GPS, puntuale, suona per l’undicesima volta… ma decido di proseguire.
Tengo la destra e attraverso il ponte vecchio che rimbomba metallico sotto i miei passi, continuo sul nuovo lungo-mare e osservo con gioia gruppi di bimbi e ragazzi che giocano ovunque, immersi nella magica atmosfera estiva.
E’ ora di rientrare: spengo il GPS, faccio i miei allunghi e via in hotel. Dopo la doccia mi aspettano un paio di cucchiaiate di Tzatziki su del pane abbrustolito, una bella insalata greca con feta e capperi e del gyros servito sulle pite calde… E ovviamente come non farsi una bella birra Alfa ghiacciata guardando il mare!
I love Greece!