
© 2012 by Bonandin Bruno all rights reserved Scatto eseguito su strada privata, chiusa al traffico.
Ci sono comportamenti che, per chi non frequenta il variopinto mondo motociclistico, spesso possono sembrare dettati dalla follia; dalla più pura mancanza di buon senso dall’incoscienza… ma forse non è proprio così.
Di cosa sto parlando? Delle impennate… già quella “manovra” che spesso attira l’attenzione come una modella in topless alla fermata dell’autobus. Ma, a parte gli scherzi, cerchiamo di capire cosa significa impennare. Staccare la ruota anteriore dal suolo può avere poco senso se consideriamo che la manovra di per sè non ha alcun rendimento ai fini prestazionali, pertanto non si andrà più veloci, non saremo più comodi, nè sicuri.
Ma allora perchè farlo? Per rendere l’idea farò un piccolo esempio: avete presente quando siete comodamente seduti su un aereo , i motori esprimono tutto il loro potenziale e, dopo una fortissima accelerazione, la parte anteriore punta il cielo? Ecco la sensazione che si prova con una bella impennata è molto simile. So bene che le potenze in gioco sono molto diverse ma io sto parlando del ” gusto ” che quel momento regala.
Non tutte le moto si impennano nello stesso modo, ci sono molte varianti in gioco: la tipologia di motore 1 , 2 , 3 o 4 cilindri, la cilindrata, la potenza del motore, la rapportatura del cambio, il peso della moto. Impennare non è così semplice come sembra. Le penne vanno divise in 2 categorie: quelle di potenza e quelle di frizione . Per le prime “basta” un buon numero di CV. Per le seconde si richiede un ottima padronanza di quella leva che per molti serve solo per cambiare marcia. Entrambe richiedono un ottimo controllo della moto: specialmente dopo il ” decollo ” restare a mezz’ aria non è proprio semplice. In questo post non pretendo di insegnarvi ad impennare anche perchè le mie non sono ottime, ma spero di modificare almeno un pò l’opinione che si ha quando si vede una manovra di questo tipo. Questa manovra contiene un alto livello di pericolosità pertanto richiede molta esperienza ed allenamento ma, soprattutto molto buon senso.
Alla tua domanda “Ma allora perchè farlo?” risponderei semplicemente: basta farne una bella e poi il perché lo si sa 🙂