Il giorno in cui decidiamo di tirar fuori la moto dopo l’inverno, è come l’esame di maturità. La tensione che proviamo è la stessa. Identica.
Panico, agitazione… e se giro le chiavi e non succede nulla? E se al tocco del pollice sul tasto dell’ accensione ricevo in risposta solo un sordo ed esausto giro sterile del motorino di avviamento a corto di energia?
Il secondo che passa tra il mezzo giro di chiavi e la pressione del tasto, è infinito. Credeteci.
Col cuore che batte all’impazzata e i muscoli tesi, il pollice piano piano si avvicina al pezzo di plastica su cui tutta la nostra concetrazione è focalizzata, indice e medio tirano la leva del freno e finalmente è il momento della verità.
Schiaccio…
BAAMM! I motorino d’avviamento con suono secco fa il suo dovere, gli iniettori aprono e la scintilla delle candele ridà la vita ai pistoni.
La benzina scorre fluida e si trasforma in energia, diventa potenza e termina il cui ciclo vitale tra i fumi combusti.
Il suono è cosi famigliare, cosi caldo e cosi immediato. In un istante riporta alla mente un sacco di emozioni, ricordi, esperienze e vita vissuta. Ci riempie le orecchie ed è un suono. Un musica capace di assuefarci, di trasportarci sulle note ruvide e sibilanti del rombo del 3 cilindri inglese.
Partita al primo colpo, eh si, sono soddisfazioni!
io questo problema ce l’avrei ogni volta che accendo la moto sigh sigh 🙁 se la tengo per piu’ di 3 giorni ferma è la fineeeeeeeeeeeeeeeeeeeee …..non si accende….. meno male che hanno inventato il “mantieni carica” 😉